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Cappella Carafa

Nella navata destra della Chiesa di Santa Maria Assunta è ubicata la cappella Carafa, commissionata da Giovan Battista Carafa, terzo conte di Montecalvo, e terminata nel 1556, così come è possibile desumere dall'iscrizione sulla cimasa posta al di sopra dell'architrave del portale d'ingresso alla cappella.La struttura del portale comprende due semicolonne scanalate, sormontate da capitelli compositi, in stile ionico e corinzio, con al centro dell'echino un puttino alato; le semicolonne a loro volta sono poste su due basamenti in pietra con lo stemma della famiglia Carafa;l'arco a tutto sesto, con in chiave una voluta con decorazioni, ha le vele ornate con elementi floreali: margherite e forse pannocchie a simboleggiare l'abbondanza, mentre internamente è impreziosito da formelle in pietra raffiguranti stemmi gentilizi. Sulla parete di fondo si trova un arco a tutto sesto, di diametro maggiore rispetto al portale d'ingresso. In origine la cappella era sormontata da una cupola ottagona, crollata forse a causa del terremoto del 1794 e oggi coperta da un soffitto piano. La cappella doveva essere chiusa su tre lati, due dei quali furono sfondati tra il 1694 e il 1704, epoca in cui furono realizzate le due cappelle laterali. La pianta interna è ottagonale. La costruzione potrebbe essere riconducibile alla bottega dei Malvito, operanti a Napoli nell'ultimo quarto del XV secolo.

Al centro della cappella è stata recentemente collocata, dopo il suo restauro, una teca in cristallo contenente la statua della Madonna dell'Abbondanza.